Ho sempre pensato che andare in moto fosse un privilegio. Volare rasoterra in una danza di equilibrio totalmente immersi in ciò che circonda il nostro corpo spinti da una forza magica è sempre stato per me l'equivalente di avere un tappeto volante. Ho sempre pensato che questo privilegio, però, fosse alla portata di molti se non di tutti e che sempre più persone avrebbero dovuto provarlo.
Per questo ho sempre incoraggiato gli altri a viaggiare in moto, qualsiasi moto. Per me non è mai stata una questione di potenza, di tecnica o di velocità massima. Chiaro che la velocità è una componente dell'andare in moto così come lo sono quell'equilibrio instabile che ogni tanto si rompe e quella pericolosità intrinseca dell'essere esposti agli agenti. Il cosiddetto brivido. Ma viaggiare in moto per me è essere leggeri e liberi, zavorrati solo dello stretto necessario e aperti a tutto, dagli incontri alla pioggia che magari ci guasta la festa o ci fa aspettare o ancora ci costringe ad una deviazione.
Con questo spirito ho avviato il progetto dell’
Escartons Brevet, la prima sfida mototuristica che non solo fai quando vuoi e con i tempi che vuoi, ma nella quale più sei lento e più sei un figo. Ti porterà su alcuni dei più alti e bei passi alpini e…
Le iscrizioni sono aperte!
Per lo stesso motivo ho sviluppato una personale predilezione per le
moto semplici ed accessibili. Il che non significa che aborro la tecnologia o il progresso, ma che preferisco togliere anziché mettere, ridurre i filtri anziché aumentarli. Ne abbiamo parlato (ancora una volta, lo so sono ripetitivo) anche
nella diretta di ieri sera e la scusa me l'ha data Royal Enfield con questa motina che vedi qui sotto, la
Scram 411.