Caro amico,
l'appuntamento di EICMA si avvicina. Il week-end e una manciata di ore ci separano da quella che è probabilmente l'edizione attesa con maggior curiosità della lunga storia della kermesse. Non tanto o non solo per le novità a dire il vero, quanto proprio per il “come sarà?”.
Ci stiamo interrogando da giorni proprio su come sarà, su cosa aspettarci non solo riguardo ai modelli ma proprio sul pubblico, sul comportamento che avremo, su quanto riusciremo a rispettare le distanze, a ridurre il contatto in una fase in cui i contagi hanno ripreso a salire. Non c'è più il terrore del 2020, ma la preoccupazione rimane.
Non solo. L'EICMA di quest'anno è una versione “light” con soli 5 padiglioni occupati e con una discreta quantità di aziende che hanno rinunciato alla loro presenza ognuna per motivazioni diverse. I casi più eclatanti li conosciamo, ma non sono gli unici che stanno cogliendo l'occasione per riconsiderare la presenza e l'utilità della fiera. Penso sia normale in questa situazione porsi delle domande e cercare delle risposte non scontate. Attenzione, però, le defezioni fanno notizia ma gli espositori non mancano così come i motivi di interesse. Quindi che farà il pubblico? Ed EICMA è ancora una fiera PER il pubblico? Lo scopriremo.