Siamo spettatori passivi e inermi di una tragedia grande e inspiegabile come la guerra. Non voglio entrare in discorsi più grandi di me, voglio solo parlare brevemente di come la comunicazione sia utilizzata con efficacia anche in uno scenario drammatico come questo.
Oltre alle armi convenzionali, in questa guerra è utilizzata un'arma apparentemente innocua: la propaganda. Solo che russi e ucraini la usano in maniera completamente opposta.
La Russia ha oscurato tutto: tv straniere e social network, inoltre ha proibito ai soldati di portare gli smartphone al fronte.
Gli ucraini invece stanno riempiendo Twitter e Facebook di immagini di distruzione per colpevolizzare gli invasori, e di piccole vittorie che testimoniano la loro resilienza, come quelle dei trattori che rubano i carri armati abbandonati dai soldati russi in fuga.