Tutti gli imprenditori vorrebbero essere Mario, l'eroe della storia. Ma non sono Mario. È il cliente Mario.
Qualsiasi prodotto o servizio non ha alcun valore. Ha valore solo in funzione di chi lo utilizza. Ha valore solo nella misura in cui risolve un problema ai nostri clienti.
Però, “problema”, non è neanche il termine giusto. È un termine che spesso può portare fuori strada.
Assumiamo che spendere soldi, cinquecento euro in più di quelli che si potrebbero spendere sia un problema.
Assumiamo che dover impiegare dieci minuti in più per cucinare un risotto sia un problema.
Assumiamo che essere single sia un problema.
Che avere una taglia 46 o pochi capelli in testa sia un problema.
Il che, molte volte è vero. Ma molte più volte no.
La maggior parte delle volte assumiamo che un problema sia ciò che noi riteniamo un problema.
È come se facendo un puzzle prendessimo un pezzo a caso, il primo sottomano e spingessimo ogni volta per incastrarlo in un altro.
E ancora più volte assumiamo che ciò che il nostro prodotto o servizio può risolvere sia un problema fondamentale per le persone.
Altro aspetto sul quale bisognerebbe ragionare è che non si vive di soli problemi. C’è qualcosa di molto più elevato e ancora più tipicamente umano: le sfide.
La sfida principale? Migliorarsi.
Le persone non acquistano prodotti; comprano versioni migliori di se stessi.
Quando pensiamo ad Apple, sia che la denigriamo, sia che la incensiamo, diciamo sempre che le persone acquistano una mela, lo status symbol. Forse si può chiamare anche così ma stiamo parlando proprio di questo: una versione migliore di noi stessi.
Kathy Sierra una volta disse: “non costruire macchine fotografiche migliori - crea fotografi migliori”. È quello che Apple fa.
Il video si apre con un solo titolo in evidenza: “filmato con iPhone11 Pro”. Il che equivale esattamente a quello che ricorda la vignetta di Mario Bros: non dire cosa fa il tuo prodotto, ma cosa può fare il tuo cliente con il tuo prodotto. Creare fotografi migliori.
Compreso questo ci sono altre due cose da ricordare e ammettere:
a) Qualsiasi comunicazione creativa o qualsiasi tattica di marketing non può competere con chi comunica al proprio cliente parlando al proprio cliente e di come possa migliorare la sua vita, superare la sua sfida.
b) Qualsiasi comunicazione creativa o qualsiasi tattica di marketing non può nulla se prodotti e servizi non sono già progettati, in partenza, pensando meno a noi e più al cliente. Anzi, meno ai clienti e più alle Persone.
Perché quello che per noi sembra una grande offerta e una soluzione, per le persone reali potrebbe significare “sminchiarsi una villa”.